
Oh Guatemala, oh Santiago de Atitlán!
Il Guatemala è le sue montagne, le sue colline, le sue foreste e giungle rigogliose, i suoi vulcani dormienti, oppure in piena eruzione, che danno origine a fieri fiumi di lava…
Il Guatemala è le sue piscine naturali con acqua cristallina, le sue maestose rovine maya, le sue città, il suo popolo, i suoi divertenti scherzi, i suoi uccelli… il suo uccello regina, il quetzal, riflesso nella sua bandiera…

Perché sì, Santiago è pace, Santiago è festa, Santiago è gioia, Santiago è il trambusto incessante del suo mercato dall’alba al tramonto…
Santiago è i suoi pescatori, i suoi produttori di cayuco, le sue donne che fanno il bucato sulle rive del lago, i suoi bambini che corrono felici per le strade, tutti i suoi abitanti e i loro anonimi “buongiorno” e “buon viaggio” come se fossero amici stretti…
Santiago è le sue tortillas, i suoi tacos, i suoi tamales, i suoi atoles, e i suoi fagioli…
Santiago è i suoi sigari, le sue sigarette, i suoi liquori, i suoi lumini e le altre offerte al potente Maximón, divinità per alcuni, e Guardiano del Bene e del Male.
Santiago è prima di tutto un’identità…
Per tutte queste ragioni, mia cara Santiago, cari Aztechi del mio cuore, non vi dico addio, ma chaw chik and maltyox (a presto e grazie!) Statemi bene!!!
Andrea Fernández